La scorsa settimana avevamo soprannominato Facebook 'colabrodo di dati sensibili'. Ma come spesso succede nel nostro lavoro, abbiamo coniato un involontario eufemismo. Per rendersene conto basta fare un giro su Openbook, il motore di ricerca progettato da 3 ingegneri americani che permette di frugare tra gli status update di milioni di utenti senza nemmeno aver bisogno di un possedere account su Facebook.
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