venerdì 30 aprile 2010

Il software libero in Italia

Il software libero
in Italia

a cura di Andrea Glorioso

Il libro offre una panoramica dello stato
dell'arte del FLOSS (Free, Libre and
Open Source Software) in Italia.
Dalla realtà della pubblica amministrazione
alla ricerca scientifica, dalla sicurezza
informatica alla produzione audio-musicale,
il libro restituisce uno spaccato aggiornato
di questo mondo complesso e variegato.
Le testimonianze di chi ha visto nascere
e crescere il Softwae Libero in Italia
si accompagnano ad analisi legali
ed economiche e a proiezioni dei principi
di base di questa nuova modalità
di produzione e di distribuzione
ad altri settori, come l'Open Content.

Un tassello decisivo per comprendere
appieno il mosaico della rivoluzione
informatica che in poco più di vent'anni
ha cambiato profondamente la Società
dell'Informazione, anche in Italia





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domenica 11 aprile 2010

Web: Maroni,no illegale scaricare musica

Soluzione sito nazionale con sponsor che pagano diritti autore

(ANSA) - ROMA, 10 APR - Scaricare musica da Internet 'non la considero un'azione illegale'. Lo ribadisce il ministro dell'Interno Roberto Maroni.E sottolinea che lo scambio di file musicali non ha nulla a che vedere con la pirateria ricordando la soluzione che propone da tempo: un grande sito nazionale da cui si possa scaricare musica gratis legalmente con sponsor che pagano i diritti d'autore a chi la musica la fa e che ovviamente ha diritto ad essere pagato per questo.





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giovedì 1 aprile 2010

Dalla valvola a Twitter: la rinascita della radi

Da una vita cerco di forzare la vecchia radio a cedere alle lusinghe di tutto quello che da internet scalpita e ribolle. Lei di solito ci sta, al punto che avrei una gran voglia di convincerla a impegnarsi in qualcosa che possa assomigliare a un Twitter vocale o per lo meno a un'area web che sappia risuonare di parole. Il vero miracolo della radio è che lei riesca a regalarci ancora un gran piacere, nonostante sia già morta da molti anni. È morta al punto tale che è difficile rappresentarla nel suo hardware; non esiste più un concetto concreto di radio, se non nella sua iconografia storica.




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